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La fornace di Aurelia è stata costruita nel
1915 dal sig. Olivieri. |
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La preparazione dei mattoni avveniva mediante il seguente procedimento:
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Piazzale | Laghetto | Veduta lato sud | ||||||||
Si sfornavano giornalmente
dagli otto ai diecimila pezzi di mattoni che venivano trasportati nel piazzale
dove venivano caricati e distribuiti in tutta Italia, soprattutto a Roma
e a Civitavecchia. Il periodo che va dal 1953 al 1963 viene definito " l'epoca del mattone facile", un esempio di ciò fu, durante gli anni '60, in piena epoca di boom economico, la costruzione del Villaggio Olimpico del Flaminio in occasione delle Olimpiadi di Roma. Il complesso fu realizzato integralmente con i materiali edilizi provenienti da Civitavecchia. In seguito alla grande richiesta di materiale il ciclo del forno alimentato dal carbone non venne mai interrotto: 16 operai, a turno, vi lavoravano 24 h su 24h.. Questi operai non erano assicurati e non godevano di nessuna garanzia sindacale. Risiedevano presso la vicina località "La Scaglia" e provenivano in gran parte dalle Marche e dall'Umbria. Gli uffici amministrativi, ancora oggi visibili, si trovano nel casale di fronte alla fabbrica. |
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Entrata | Esterna Via Aurelia | Esterna Via Aurelia | ||||||||
Negli anni 1963-1964 gli operai richiesero un intervento
delle forze sindacali a causa della politica gestionale adottata dai proprietari
e dagli amministratori: questi infatti, aumentarono inspiegabilmente il
prezzo del prodotto finito. |
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